La RVG e' un passo avanti di notevole entita' rispetto alla radiografia tradizionale. Il nostro studio è stato tra i primi in Italia a dotarsi di questa nuova apparecchiatura radiologica fin dall’apparire dei primi sensori miniaturizzati nel 1990.
Si tratta di un sistema composto da un sensore CCD, da una scheda di acquisizione grafica da inserire in un comune computer e dal normale tubo radiogeno utilizzato per le radiografie endorali. A sostituire la pellicola endorale provvede il sensore elettronico che, posizionato nella bocca del paziente, viene sottoposto all'emissione di raggi, consentendo la trasmissione in tempo reale dell’immagine radiografica endorale e di presentarla immediatamente sul monitor.
Tra i vantaggi, oltre alla già citata immediatezza di visione del risultato, troviamo quello, fondamentale, della ridottissima emissione di raggi X rispetto alla radiografia tradizionale: siamo nell’ordine di riduzioni di ben 25 volte (da 0,9” a 0,03”). Ma i vantaggi sono anche quelli inerenti all’elevata latitudine di esposizione che consente di schiarire o scurire quelle immagini che non risultassero ottimamente analizzabili, mentre prima tutte le rx con esposizione sbagliata dovevano essere ripetute. Inoltre il sistema permette la creazione di un archivio dati estremamanete compatto e la possibilita' di stampare l'immagine stessa.