L'ALITOSI
Con alitosi o, più comunemente “alito cattivo”, si intende l’odore sgradevole dell’aria emessa dalla bocca. E’ un fastidio che può interessare chiunque: bambini, adulti, anziani. Può manifestarsi saltuariamente oppure essere persistente e collegato a malattie della bocca o dell’organismo generale. Per molti è motivo di preoccupazione o imbarazzo nei momenti in cui si intrattengono rapporti sociali o affettivi. Vediamone le cause più comuni.
1. La pulizia accurata dei denti è essenziale per evitare l’alitosi. Infatti un’igiene scarsa non riesce ad allontanare completamente i residui alimentari e favorisce un accumulo di una sottile pellicola (placca batterica) sulle superfici dei denti, delle gengive e della lingua, soprattutto nella sua parte posteriore. I batteri presenti nella bocca utilizzano queste sostenze e producono composti chimici che sono la causa principale del cattivo odore.
2. L’azione detergente della saliva è importante per il mantenimento di una bocca pulita, quindi tutte quelle condizioni che determinano la bocca secca (xerostomia) favoriscono l’alitosi.
3. Tutte le patologie che colpiscono il cavo orale determinano un aumento dell’alitosi: gengiviti, parodontiti, carie estese, malattie della mucosa. E’ quindi necessario mantenere in buona salute la propria bocca controllando periodicamente con il dentista lo stato di denti e gengive.
4. Restauri dentari, apparecchi ortodontici e protesi dentarie difficili da pulire, favoriscono l’accumulo della placca e possono causare alitosi.
5. Aglio, cipolla, porri ed alcune spezie possono essere fonte di emissione di cattivi odori dal cavo orale fino a 72 ore dopo la loro assunzione.
6. Le bevande alcoliche sono un’altra causa di alitosi facilmente riconoscibile.
7. L’abitudine al fumo di tabacco conferisce all’alito un odore caratteristico e persistente, in parte dovuto a composti volatili solforati.
8. Alcuni farmaci possono causare come effetto indesiderato un’alitosi transitoria dovuta alla loro eliminazione attraverso varie vie tra cui quella polmonare. Altri hanno invece l’effetto di ridurre la quantità di saliva favorendo, indirettamente, l’insorgenza del disturbo.
9. Tra le malattie più comuni che possono provocare alitosi vi sono le sinusiti e le tonsilliti acute o croniche. Anche alcune patologie dell’organismo in generale possono conferire caratteristici odori all’alito dei pazienti. Le principali sono il diabete, l’insufficenza renale cronica e le malattie del fegato. Inoltre alcune malattie dei bronchi, dei polmoni e dello stomaco possono determinare un cattivo odore dell’aria espirata.
Quando si soffre di questo disturbo la cosa migliore da fare è parlarne con il dentista che saprà individuare le cause che determinano, nel caso specifico, il cattivo odore dell’alito, ed aiutare a risolvere il problema
1. La pulizia accurata dei denti è essenziale per evitare l’alitosi. Infatti un’igiene scarsa non riesce ad allontanare completamente i residui alimentari e favorisce un accumulo di una sottile pellicola (placca batterica) sulle superfici dei denti, delle gengive e della lingua, soprattutto nella sua parte posteriore. I batteri presenti nella bocca utilizzano queste sostenze e producono composti chimici che sono la causa principale del cattivo odore.
2. L’azione detergente della saliva è importante per il mantenimento di una bocca pulita, quindi tutte quelle condizioni che determinano la bocca secca (xerostomia) favoriscono l’alitosi.
3. Tutte le patologie che colpiscono il cavo orale determinano un aumento dell’alitosi: gengiviti, parodontiti, carie estese, malattie della mucosa. E’ quindi necessario mantenere in buona salute la propria bocca controllando periodicamente con il dentista lo stato di denti e gengive.
4. Restauri dentari, apparecchi ortodontici e protesi dentarie difficili da pulire, favoriscono l’accumulo della placca e possono causare alitosi.
5. Aglio, cipolla, porri ed alcune spezie possono essere fonte di emissione di cattivi odori dal cavo orale fino a 72 ore dopo la loro assunzione.
6. Le bevande alcoliche sono un’altra causa di alitosi facilmente riconoscibile.
7. L’abitudine al fumo di tabacco conferisce all’alito un odore caratteristico e persistente, in parte dovuto a composti volatili solforati.
8. Alcuni farmaci possono causare come effetto indesiderato un’alitosi transitoria dovuta alla loro eliminazione attraverso varie vie tra cui quella polmonare. Altri hanno invece l’effetto di ridurre la quantità di saliva favorendo, indirettamente, l’insorgenza del disturbo.
9. Tra le malattie più comuni che possono provocare alitosi vi sono le sinusiti e le tonsilliti acute o croniche. Anche alcune patologie dell’organismo in generale possono conferire caratteristici odori all’alito dei pazienti. Le principali sono il diabete, l’insufficenza renale cronica e le malattie del fegato. Inoltre alcune malattie dei bronchi, dei polmoni e dello stomaco possono determinare un cattivo odore dell’aria espirata.
Quando si soffre di questo disturbo la cosa migliore da fare è parlarne con il dentista che saprà individuare le cause che determinano, nel caso specifico, il cattivo odore dell’alito, ed aiutare a risolvere il problema