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    Estrattiva

    L’estrazione dei denti del giudizio, specie se in inclusione osteomucosa parziale o totale, rappresenta probabilmente l’espressione più alta delle complicazioni che un’estrazione può implicare. Pertanto in tale paragrafo si parlerà solo di questa, dando per scontato che tutto quello che verrà detto vale pure per gli altri elementi, seppur in misura minore.

    I terzi molari o denti del giudizio fanno la loro comparsa fra i 17 e i 21 anni. In alcuni casi, per mancanza di spazio sufficiente nell'arcata dentaria, rimangono parzialmente o completamente sommersi nell'osso o nella gengiva, crescendo a volte in direzione scorretta. Se questo accade sono inutili alla masticazione e possono anzi causare alcuni problemi:

    1. quando il dente è parzialmente ricoperto dalla gengiva è facile che batteri e residui di cibo rimangano intrappolati al di sotto di essa. Questo provoca delle infiammazioni gengivali con dolore, gonfiore, difficoltà ad aprire la bocca;
    2. per la posizione anomala, o perché coperto da gengiva, il dente del giudizio può essere difficile da pulire e quindi può cariarsi. Lo stesso può accadere al dente vicino, che può essere anche spostato o danneggiato;
    3. se in posizione anomala il dente può interferire con la masticazione;
    4. può anche provocare la formazione di una cisti che, col tempo, si ingrandisce a spese dell’osso circostante
    In presenza di tali disturbi, o per prevenirne la comparsa potrebbe rendersi necessario procedere all'estrazione di uno o più denti del giudizio.

    Il momento dell'estrazione non è doloroso, perché il dente da estrarre e la zona circostante sono sotto l'effetto dell'anestetico. Nelle ore e nei giorni successivi possono però presentarsi alcuni fastidi, variabili da persona a persona e in generale proporzionati alla complessità dell'estrazione.
    Passato l’effetto dell’anestetico si potrebbe accusare un indolenzimento alla gengiva o all’osso, che potrà essere lenito con l’assunzione di farmaci antidolorifici.
    Nelle prime 24 ore il ghiaccio aiuterà a ridurre al minimo il gonfiore. La borsa del ghiaccio va tenuta appoggiata alla guancia, vicino alla zona dell'estrazione, applicandola per 10 minuti, quindi sospendendo per 5 minuti. Il ghiaccio va continuato in prima giornata e poi sospeso definitivamente. A volte sconsigliamo l’uso del ghiaccio per non interferire con il corretto apporto ematico alla zona e facilitarne così la guarigione.

    Il primo giorno è normale che la ferita sanguini leggermente; in tal caso è consigliabile evitare di sciacquare la bocca per non lavare il coagulo che si è formato, ed applicare sulla zona un tampone di garza tenuto stretto tra i denti: la pressione fermerà l’emorragia.
    Bisogna evitare cibi e bevande calde, assumere un’alimentazione morbida o semiliquida, masticando nel lato opposto a quello dell’estrazione. Vanno assolutamente evitate le bevande alcoliche ed i cibi piccanti.
    I denti devono essere spazzolati delicatamente evitando la zona dell’estrazione, ed è meglio non usare il dentifricio per evitare di dover risciacquare a lungo per eliminarlo. Aiutare l’igiene con un colluttorio antiplacca.
    Per la prima settimana bisogna astenersi dal fumo e dall’attività fisica intensa.

     

    Orale

    Anche se le estrazioni dentarie costituiscono l’attività chirurgica principale, vi sono una moltitudine di altri interventi che effettuiamo routinariamente nella studio, sia in anestesia locale che generale.
    Interventi sui tessuti molli:
    1. asportazioni di neoformazioni benigne (polipi, papillomi, cisti mucose subepiteliali, ecc.)
    2. asportazione di epulidi
    3. incisione di ascessi
    4. marsupializzazioni di cisti delle ghiandole salivari
    5. asportazione di calcoli dai dotti salivari
    6. gengivoplastica e mucoplastica preprotesica
    7. chiusura di fistole oro-sinusali
    Interventi sui tessuti duri:
    1. rizotomia e rizectomia
    2. enucleazione di cisti
    3. asportazione di granulomi ed apicectomie
    4. osteoplastica preprotesica

     

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